I libri si vendono online, si promuovono sui social network, si leggono sui tablet. La tecnologia modifica i contenuti di cui è il medium cambiando a sua volta, in una deriva che è difficile governare, impossibile anticipare.
L’editoria, il settore che per costruzione produce e gestisce contenuti, è più di ogni altro al centro della grande trasformazione che Internet e tutte le tecnologie web-based, dove content is king, stanno co-generando. Così anche le professionalità coinvolte sono soggette a un profondo cambiamento: occorrono competenze e abilità particolari per lavorare oggi nell’editoria.
Ai lavori tradizionali si affiancano, infatti, altre professionalità sempre più ricercate dagli editori: social media strategist, web marketer, community manager, SEO specialist… Comunque si chiamino, oltre alle conoscenze più tecniche, richiedono tutte di sapersi muovere contemporaneamente fra i diversi media e di conseguenza curare i contenuti, progettare nuovi prodotti ed elaborare strategie.
Come ci insegnano le innovazioni c.d. disruptive, i grandi mutamenti non necessariamente scaturiscono da chissà quali complesse tecnologie, piuttosto da usi e funzionalità inaspettatamente capaci di aprire nuovi mercati e di incidere in modo significativo sulla società, portando ad una ridefinizione totale dell’ecosistema produttivo.
Lo scenario è in continuo movimento, ma cercheremo di fare il punto a BookCity Milano, l’evento interamente dedicato al libro che si terrà a Milano dal 17 al 20 novembre prossimo. Interverrà Davide Giansoldati, managing director di DGLine, la web agency che ha creato Biblos.